Il colesterolo: funzioni ed analisi di laboratorio
IL COLESTEROLO: FUNZIONI E ANALISI DI LABORATORIO
La parola colesterolo proviene dal greco “chole” (bile) e “stereos” (solido).
Tutte le cellule dell’organismo umano sono capaci di sintetizzare colesterolo, la maggior parte viene prodotto dalle cellule epatiche che lo trasferiscono al sangue, per il trasporto in tutto l’organismo.
L’uomo sintetizza autonomamente la maggior parte del colesterolo necessario, circa il 75%, mentre il restante 25% lo completa attraverso l’alimentazione.
Il colesterolo svolge funzioni molto importanti all’interno del nostro organismo:
–Costituisce la membrana cellulare e la sua presenza o meno conferisce fluidità, flessibilità e stabilità alla cellula.
–Precursore ormonale: a partire dal colesterolo è possibile sintetizzare ormoni quali aldosterone, cortisone, testosterone ed estradiolo.
Avere il colesterolo troppo basso rappresenta uno dei fattori che può indurre una donna, sana sotto il profilo psico-fisico, a non essere fertile per un futuro concepimento.
-Permette il corretto assorbimento intestinale delle vitamine liposolubili (A, D, E, K)
–Precursore della vitamina D necessaria per l’assorbimento del calcio a livello osseo. Anche in questo caso come per la fertilità, un colesterolo troppo basso non porta ad una sintesi ottimale di vitamina D, predisponendo l’individuo a tutti gli squilibri associati a scarsità di vitamina D: osteoporosi, depressione, autoregolazione del sistema immunitario, protezione dell’intestino da citochine proinfiammatorie, controllo della pressione sanguigna, controllo del diabete soprattutto in gravidanza, sviluppo celebrale del feto nei primi mesi di vita.
–Emulsionante e pro-digestivo: buona parte della produzione epatica di colesterolo viene impiegata nella sintesi della bile, un liquido digestivo contenuto nella cistifellea poi secreto nell’intestino tenue attraverso il dotto cistico ed il coledoco. Se la bile è in deficit per carenza di colesterolo, vengono assorbiti poco i lipidi, generando disfunzioni a livello cellulare che poi si ripercuotono a livello intestinale, a livello muscolare e a livello nervoso.
-È necessario per il giusto funzionamento del recettore della serotonina a livello cerebrale, responsabile della sensazione di benessere; bassi livelli di colesterolo nel sangue sono associati a depressione, tendenza al suicidio e comportamenti aggressivi. Una bassa colesterolemia è “potenzialmente” associata ad un alterato turn over cellulare intestinale con comparsa di allergie, intolleranze alimentari, processi infiammatori ed autoimmuni.
-Ha proprietà antiossidanti: alti livelli di colesterolo nel sangue indicano che l’organismo è carente di sostanze in grado di neutralizzare i radicali liberi i quali nel tempo, se non vengono ridotti nel sangue, sono la causa principale di infarti e danni a livello miocardico.
Leggendo le analisi di laboratorio si osserva che ci sono due tipi di colesterolo:
LDL quando ci si riferisce al “colesterolo cattivo”
HDL quando ci si riferisce al “colesterolo buono”.
Diversi studi hanno sottolineato che elevati livelli di LDL nel sangue rappresentano un notevole fattore di rischio per le patologie cardiovascolari, in particolare l’aterosclerosi. Questo sembra principalmente dovuto al fatto che le LDL sono i principali trasportatori di colesterolo nel circolo e in particolare dal fegato ai tessuti. Si è verificato che quando il colesterolo LDL è in eccesso tende a depositarsi sulle pareti delle arterie che portano sangue al cuore e al cervello. Le LDL depositate in seguito potranno essere ossidate attivando così una serie di reazioni, simili alla risposta infiammatoria e regolate da specifici mediatori metabolici che portano alla formazione dell’ateroma con alterazioni strutturali del vaso, aterosclerosi, che si traducono principalmente in una diminuzione del flusso sanguigno agli organi irrorati.
Le HDL vengono invece considerate colesterolo ‘buono’ perché favoriscono la rimozione del colesterolo libero dalla circolazione ematica trasportandolo al fegato dove l’eccesso verrà eliminato. Sulla base dell’osservazione che elevati livelli di HDL nel sangue riducono il rischio cardiovascolare, alcuni studiosi ritengono che le HDL siano addirittura in grado di favorire l’eliminazione del colesterolo dalle placche aterosclerotiche in formazione.
I di grassi nel sangue dipendono dall’età e dal sesso. In generale il tasso di colesterolo in una persona sana – che non presenta altri fattori di rischio per l’insorgere di una calcificazione delle arterie – non dovrebbe superare i 200 mg/dl.
Per poter determinare i tassi di colesterolo si deve effettuare un prelievo di sangue. Dato che dopo i pasti i livelli dei grassi presenti nel sangue potrebbero essere più elevati, per ottenere valori precisi non si dovrebbe mangiare nulla nell’arco delle 12 ore che precedono la visita.
Vengono misurate le concentrazioni nel sangue di:
- colesterolo totale
- colesterolo LDL
- colesterolo HDL
Quando il colesterolo totale è normale?
Anche se le linee guida danno maggiore importanza non al colesterolo totale ma alle LDL, è importante conoscere i livelli “normali” di colesterolo totale.
COLESTEROLO TOTALE:
INFERIORE A 200 mg/dl: livello auspicabile, associato a basso rischio di malattia coronarica
TRA 200 e 250 mg/dl: border-line, medio
UGUALE O SUPERIORE A 250 mg/dl: colesterolo alto
Perché bisogna monitorare i valori del colesterolo LDL?
Un tasso di colesterolo LDL più alto, si è rivelato un fattore di rischio importante per le malattie cardiovascolari (cardiopatia coronaria, infarto cardiaco) e per gli ictus cerebrali, causati dalla formazione di placche arteriosclerotiche.
VALORI DI RIFERIMENTO PER IL COLESTEROLO LDL
INFERIORE a 100 mg/dl: valore ottimale
100-129 mg/dl: quasi ottimale
130-159 mg/dl: border-line alto
160-189 mg/dl: alto
UGUALE O SUPERERIORE A 190 mg/dl: molto alto
Qual è l’importanza del HDL
Livelli alti di colesterolo HDL riduco i rischi di attacco cardiovascolare, andando a rimuovere il colesterolo LDL in eccesso dal sangue per ridurre l’ostruzione delle arterie.
VALORI DI RIFERIMENTO PER IL COLESTEROLO HDL
MAGGIORE di 60 mg/dl: ottimale
TRA 40 E 60 mg/dl: buono
UGUALE a 40 mg/dl: normale
INFERIORE 40 mg/dl: basso
Consigli del naturopata
E’ di fondamentale importanza monitorare i valori del colesterolo, in assenza di patologie, almeno una volta l’anno.
Qualora i valori risultassero sopra il limite massimo, ma comunque inferiori ai 220-230 mg/dl, cercare di far rientrare questo valore nei limiti massimi, correggendo il proprio stile di vita e la propria alimentazione, in quanto il corpo ci sta comunicando che a livello vascolare si stanno manifestando delle infiammazioni.
NON ricorrere in prima battuta alla statina, principio attivo contenuto nei farmaci che vengono prescritti per abbassare il colesterolo. Questo per due motivi:
-il primo è che oltre a ridurre il colesterolo il farmaco andrebbe anche a ridurre la produzione da parte del fegato di un antiossidante fondamentale: il Coenzima Q10;
-secondo “metteremmo a tacere” la capacità che ha il nostro corpo di contrastare l’infiammazione con un potente antinfiammatorio: il colesterolo!!!!!
Quindi meditate bene: NOI SIAMO CIO’ CHE MANGIAMO!!!!
Dott.ssa Maria Chiara Destro