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Acido Urico: analisi di laboratori, sintomi, rimedi naturali

ACIDO URICO: ANALISI DI LABORATORIO, SINTOMI E RIMEDI NATURALI

L’acido urico è un prodotto di scarto che deriva dalla scissione degli acidi nucleici (adenina e guanina), basi azotate che costituiscono il DNA del nucleo delle cellule animali e vegetali.

In gran parte, l’acido urico viene filtrato dai nostri reni ed eliminato con l’urina e per un’altra minima parte passa attraverso l’intestino per poi essere eliminato con le feci. Se vi è un eccesso di produzione o una difficoltà dell’organismo di eliminare l’acido urico, si parla di iperuricemia. Generalmente questa patologia è dovuta a un’alimentazione sbagliata, anche se in molti casi la ragione per cui ci sia un eccesso di acido urico nel sangue rimane sconosciuta. Quel che è certo è che l’acido urico alto nelle urine è soprattutto il segnale che qualcosa non funziona nei reni.

In condizioni normali, i valori dell’acido urico devono oscillare tra i 4 e gli 8 mg/dl (Fonte Inran) e, nella maggior parte dei casi, si definiscono iperuricemici i soggetti che presentano livelli superiori a 8 mg/dl (e sono dunque affetti da uricemia alta).

I sintomi più frequenti in chi ha iperuricemia sono: dolori articolari, l’ipertensione, coliche renali e prurito. La patologia, se non curata in maniera opportuna, può portare alla nascita dei cosiddetti “tofi gottosi” fino alla situazione più grave di gotta, causate dalla deposizione di cristalli di acido urico nelle articolazioni, nei tendini e nei tessuti circostanti. È per questo che poi l’organismo reagisce mettendo in atto dei processi antinfiammatori, che a loro volta provocano tutti i sintomi appena descritti.

Quali sono le cause dell’iperuricemia?

In genere la causa più frequente è una ERRATA ALIMENTAZIONE data da una scarsa introduzione di proteine ed un eccessivo consumo di carboidrato. Il corpo per rigenerarsi, a livello cellulare, ha bisogno di amminoacidi cioè di proteine; se ne introduciamo in scarsa quantità, per ricavare le proteine di cui ha bisogno, comincia ad “autosmantellarsi”, demolendo la massa magra muscolare. Se in aggiunta si mangiano molti zuccheri raffinati questi, non solo potrebbero aumentare la zonulina e la permeabilità intestinale, ma anche depositarsi sotto forma di trigliceridi facendo aumentare la massa grassa a livello adiposo; la proteina catabolizzata essendo ricca di acqua aumenta la pressione sanguigna generando stati di ipertensione.

Atre concause che posso indurre a elevati valori di acido urico sono patologie a carico dei reni, come insufficienza renale, calcoli e rene policistico, chemioterapia, radioterapia, obesità, sindrome metabolica, malattie a carico delle ossa, cancro metastatico, mieloma multiplo e leucemia, alcolismo, intossicazione da piombo, uso prolungato di diuretici o di altri specifici farmaci.

Già in generale, il medico richiede l’esame dell’acido urico se ritiene che un eventuale dolore alle articolazioni o altri sintomi possano essere dovuti alla gotta oppure anche e soprattutto su pazienti sottoposti ad alcuni trattamenti chemioterapici o radioterapici.

CONSIGLI DEL NATUROPATA

Oltre a determinati farmaci che, in casi particolari solo il medico potrà prescrivere dopo una attenta analisi, esistono svariati metodi naturali da mettere in pratica:

-bere molta acqua, elisir di lunga via, per sostenere il lavoro dei reni aiutandoli nel processo di depurazione;

-mangiare ribes, ciliegie e frutti di bosco: contengono sostanze che aiutano a ridurre i livelli di acido urico. Inoltre, le bacche di colore viola e blu contengono flavonoidi chiamati antociani che aiutano a ridurre l’acido urico, l’infiammazione e la rigidità;

– sfruttare le proprietà alcalinizzanti del limone: spremuto ogni mattina, a digiuno e in acqua calda, neutralizza l’acido urico, grazie anche alla presenza di vitamina C;

limitare il consumo di purine soprattutto quelle contenute nella carne rossa, nei frutti di mare e crostacei, negli insaccati, nel pesce (in particolare in molluschi, cozze e capesante, acciughe, aringhe, sardine, trote, sgombro e tonno), nel pollame, nella birra e nelle altre bevande alcoliche.

-prediligere cibi a basso contenuto di purine come formaggi, uova, frutta e verdure a foglia verde e pomodori;

– il buon cioccolato fondente con almeno il 65% di cacao è pieno di antiossidanti che funzionano per sciogliere l’accumulo di acido urico;

Come rimedi fitoterapici, sfruttare le proprietà di alcune piante come Frassino, Betulla, Ribes nero, sia in tintura madre che in macerato glicerico.

Dott.ssa Maria Chiara Destro

 

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