ALLERGIA AL NICHEL 1.0: IL SOSTEGNO NATUROPATICO
ALLERGIA AL NICHEL 1.0: IL SOSTEGNO NATUROPATICO
Oggi sempre più diffusa è l’allergia al NICHEL, un elemento chimico che, anche se in piccole quantità, è presente quasi ovunque. Metallo color argenteo, la sua presenza non si limita ad orologi, orecchini e occhiali (solo per citare alcuni degli oggetti costituiti anche solo in parte dal metallo), ma anche a prodotti cosmetici, alimenti, e all’inchiostro utilizzato per i tatuaggi.
Proprio per questo motivo, l’allergia presa in considerazione, è una delle più difficili problematiche da controllare.
L’allergia è DOSE DIPENDENTE cioè è dovuta ad un accumulo di nichel che diventa tossico in quanto il corpo non riesce ad eliminarlo in maniera idonea. Mancano da parte del nostro apparato gastrointestinale dei sistemi atti a digerire e assorbire questo metallo.
L’unica soluzione è eliminare la tossicità.
Il primo sintomo che può indurre a sospettare una possibile reazione a questo metallo o alle leghe che lo contengono, è la comparsa di una DERMATITE DA CONTATTO. Essa si sviluppa di norma:
-sulla cute delle mani, quando queste entrano a contatto con oggetti contenenti nichel (orologi, accendini, cellulari, maniglie, forbici, stoviglie e pentole);
-ai lobi delle orecchie in caso si indossino orecchini al cui interno sia presente una lega contenete nichel (bijoux):
-sulle mucose in caso di protesi.
Ma al di là della dermatite allergica da contatto, provocata dagli oggetti o materiali che lo contengono, recentemente è stata osservata una Sindrome sistemica da allergia al nichel (Snas), caratterizzata dall’insorgenza di sintomi generalizzati (cefalea, orticaria, prurito, dolori addominali, diarrea o costipazione, rinite e asma) che sono strettamente correlati all’ingestione di questo metallo nella normale alimentazione.
QUALI SONO LE CAUSE DELL’ALLERGIA AL NICHEL
La sensibilità al metallo non è ereditaria, ma si acquisisce attraverso l’esposizione diretta e prolungata della pelle al nichel o ai sali di nichel. Un individuo può diventare sensibilizzato a qualsiasi età. Una volta avvenuta questa sensibilizzazione, quando l’individuo è esposto a quantità sufficienti di ioni, può verificarsi una risposta allergica.
I fattori che contribuiscono alla dermatite da contatto da questo metallo, possono includere: sudore, temperatura, attrito, pressione, umidità, condizioni della pelle e rivestimenti occlusivi (guanti). Questi fattori sono proporzionali alla quantità di ioni nichel rilasciati.
Circa il 12%-15% delle donne e l’1%-2% degli uomini sono sensibili al nichel; sebbene il motivo di questa prevalenza sia sconosciuto, ciò potrebbe essere dovuto al fatto che le donne tendono a indossare più gioielli e ad avere più piercing rispetto agli uomini.
Cosa accade quando si sviluppa una reazione al Nichel
La dermatite allergica da contatto scatenata dal metallo, rappresenta la classica presentazione di una risposta di ipersensibilità di tipo ritardato, mediata dalle cellule T, agli agenti esogeni.
Anche in base a fattori predisponenti – che giustificano un certo grado di suscettibilità per la patologia – il sistema immunitario degli individui allergici reagisce al nichel scatenando una reazione più o meno severa. Il metallo viene infatti riconosciuto come un qualche cosa di estraneo, al pari di una scheggia o di un microrganismo patogeno, e come tale viene attaccato tramite una reazione infiammatoria caratterizzata dal forte rilascio di istamina da parte dei mastociti.
Questa sostanza aumenta la permeabilità dei piccoli vasi sanguigni dell’area interessata, favorendo l’accumulo di liquidi (vescichette), globuli bianchi ed altre sostanze deputate al confinamento e alla distruzione dell’agente lesivo; l’istamina, inoltre, produce un forte prurito a livello locale.
Normalmente, dopo essere entrato a contatto con la pelle di persone allergiche, il nichel determina eruzione cutanea nel giro di 12/48 ore, dopodiché possono essere necessarie dalle due alle quattro settimane prima che lo sfogo si risolva completamente.
Allergia al Nichel
ALLERGIA AL NICHEL: COME GESTIRE GLI ALIMENTI CHE LO CONTENGONO
La dieta prevede l’esclusione per almeno 4-6 settimane di alimenti contenenti nichel così da iniziare ad osservare l’andamento dell’allergia.
ALIMENTI:
1)MOLTO RICCHI : cacao, cereali integrali, noci e nocciole, tutti i legumi
2)RICCHI: alimenti confezionati, alloro, aringhe, asparagi, astici, banane, broccoli, cannella, carote, cereali a chicco intero, cetrioli, chiodi di garofano, cicoria, ciliegie, cipolle, fegato, formaggio olandese, frutti di mare, latte vaccino, lievito, meloni, noce moscata, oli vegetali, pepe, sedano, spinaci, vino
3) POVERI: aglio, agrumi, manzo, maiale, vitello, agnello, cavolo, mais, riso, segale, lattuga, mele, olio di girasole, pere, ravanelli, susine, uva.
4) SENZA NICHEL: sale da cucina amaranto, quinoa, frumento, uova, patate, cetrioli, cavolfiori, frumento, olio di oliva, biete, crescione, finocchi, radicchio rosso, scarola, songino.
Regole di buon comportamento
Anche alcuni accorgimenti di uso quotidiano possono aiutare a limitare il contatto con il nichel. È bene:
- Far scorrere l’acqua per qualche minuto al mattino prima del suo utilizzo in modo che eventuali tracce di questo metallo presenti nelle tubature possano essere eliminate;
- In caso di preparazione di dolci, nell’impasto utilizzare il bicarbonato al posto del lievito in polvere;
- Per cucinare i cibi o per conservarli, usare pentole in pirex, vetro, alluminio, ceramica non smaltata, silargan, teflon. Durante la preparazione e l’impiego delle stoviglie, evitare cibi contenenti sostanze acide che possano favorire il rilascio del nichel dagli utensili stessi;
- Curare la scelta dei prodotti di uso personale: prodotti cosmetici, di bellezza e di igiene personale possono contenere nichel. Sono più a rischio le tinture per capelli, dentifrici, shampoo, make-up e smalti. Dunque prima dell’acquisto leggere attentamente l’etichetta che per legge deve dichiarare la presenza di questo metallo;
- Infine è bene maneggiare con attenzione i seguenti oggetti di uso quotidiano che potrebbero stimolare l’insorgenza di dermatite allergica da contatto: parti metalliche di orologi e occhiali, orecchini, accendini, cellulari, maniglie, forbici, stoviglie, pentole. E’ inoltre raccomandato dichiarare la propria sensibilità al nichel al dentista poiché impianti e protesi contenenti questo metallo potrebbero causare reazioni a livello delle mucose del cavo orale.
ALLERGIA AL NICHEL ED IL RAPPORTO CON L’INTESTINO
Il nichel è un metallo che vanta un’importanza biologica ben determinata, pertanto, la sua introduzione con gli alimenti è fondamentale. Ciò non significa che sia importante assumere quanto più nichel possibile – ne sono sufficienti piccole quantità (tracce) –ma semplicemente che anche questo metallo contribuisce al mantenimento dell’omeostasi metabolica.
Il nichel contenuto negli alimenti viene assorbito nell’intestino; la quantità introdotta quotidianamente è nell’ordine di pochi microgrammi, ma la sua presenza nei cibi può raggiungere anche centinaia di milligrammi, soprattutto nei prodotti ortofrutticoli ricavati dalla coltivazione di terreni inquinati.
La fonte di eliminazione primaria del nichel introdotto con gli alimenti è rappresentata dall’urina e dalle feci, mentre la regolazione omeostatica della sua concentrazione sanguigna è imputabile alla funzionalità renale.
La funzione biologica del nichel è essenzialmente implicata nel:
- Metabolismo ormonale
- Mantenimento dell’integrità delle membrane cellulari
- Costituzione enzimatica (arginasi, tripsina, carbossilasi ecc)
- Metabolismo del glucosio e quello dei lipidi
- Stabilizzazione degli acidi nucleici
Nell’allergia al nichel abbiamo un DANNO DI BARRIERA intestinale, dove certi antigeni passando attraverso la barriera intestinale vanno a generare l’infiammazione. Come tutte le allergie, anche quella al nichel è causata da un errore del sistema immunitario, che reagisce alla presenza di questo metallo, in realtà innocuo, per difendere l’organismo dalla sua presenza.
Il nichel, riconosciuto come estraneo, viene attaccato tramite una reazione infiammatoria caratterizzata dal forte rilascio di istamina da parte dei mastociti. Lo stato infiammatorio è tenuto sotto controllo, bilanciando il sistema immunitario, da un cofattore prodotto da un certo tipo di specie batteriche protettive. Se questi batteri scarseggiano nell’intestino, prevalgono i patogeni che spingono verso l’infiammazione.
Il test per verificare se c’è allergia al metallo è il Pach test che prevede l’apposizione di cerotti che contengono le diverse sostanze da testare. I cerotti vengono apposti sulle spalle del paziente e tenuti per 48-72 ore. Una volta arrivati alle 48-72 ore, si procede alla lettura del patch test togliendo i cerotti e si osserva la cute, ricercando ed osservando se vi sono reazioni avverse cutanee.
ANALISI DI LABORATORIIO PER VALUTARE L’ALLERGIA AL NICHEL
Oltre al Patch Test anche la valutazione di INDICANO, SCATOLO, ZONULINA, sono degli ottimi indicatori di infiammazione intestinale ed alterata permeabilità intestinale, collegate all’allergia al nichel.
La Disbiosi Intestinale è data da una alterazione dell’ecosistema intestinale. La tipologia ed il numero di batteri intestinali contribuiscono a determinare lo stato di benessere o malessere dell’apparato digerente e dell’intero organismo.
Tra le cause principali della Disbiosi Intestinale vanno elencate: Intolleranze e allergie, scorrette abitudini alimentari, diete errate come quelle ricche di zuccheri semplici e cereali raffinati o diete povere di fibre.
La Disbiosi può essere valutata ad esempio attraverso un test delle urine che consente di evidenziare l’eccesso o l’assenza di metaboliti derivati dalle attività metaboliche della flora batterica intestinale.
Tra i vari test, alcuni, vanno a ricercare la presenza nelle urine di due metaboliti del triptofano: indicano (un elevato livello di indicano urinario è indice di disbiosi a livello dell’intestino tenue) e lo scatolo ( elevati quantitativi sono indici di una non completa digestione delle proteine data da una flora intestinale non equilibrata).
Un altro parametro importante per valutare lo squilibrio della flora intestinale con un’alterata permeabilità indotta da allergia, intolleranze alimentari, cattiva alimentazione, abuso di farmaci è la Zonulina fecale. E’ un ormone prodotto dalle cellule enteriche ed è geneticamente determinato (ovvero la produzione dell’ormone è determinata da predisposizione genetica). Ha il compito di dilatare gli interstizi fra le cellule intestinali provocando maggiore o minore permeabilità. La maggior permeabilità intestinale è determinante in molte patologie intestinali, tra cui patologie da assorbimento di glutine, intolleranze alimentari, colon irritabile.
CONSIGLI DEL NATUROPATA PER SOSTENERE L’ALLERGIA AL NICHEL
ALIMENTAZIONE A SOSTEGNO DELL’ARGIA AL NICHEL
DIETA: per le prime 4-6 settimane vanno eliminati tutti gli alimenti contenti questo metallo. Trascorso questo periodo si prova ad introdurre gradualmente quelli a basso contenuto, 1-2 volte a settimana, cercando di non sommare nella dieta troppi cibi a basso contenuto di nichel altrimenti si rischia di andare in accumulo. Nel frattempo si inizia una:
INTEGRAZIONE A SOSTEGNO DELL’ARGAI AL NICHEL
INTEGRAZIONE PROBIOTICA mirata.
- L’assunzione di Saccharomyces boulardii, Saccharomyces cerevisiae, Enterococcus faecium e Lactobacillus acidophilus svolgono una funzione ricostituente e riequilibrante per il tratto intestinale che in certi momenti della vita può risultare infiammato e causare una serie di sintomatologie problematiche e dolorose, oltre a danneggiare il sistema immunitario che notoriamente si forma nell’intestino.
- Bifidobacterium bifidum, Lactobacillus salivarus, Lactobacillus acidophilus hanno un effetto nutritivo sul tratto ileo-colon, proteggono le mucose ripristinando l’equilibrio all’interno del nostro organismo, migliora il transito intestinale, contrasta i disturbi correlati a meteorismo, disbiosi, reflusso e bruciori. Inibiscono la putrefazione intestinale.
- Lactobacillus rhamnosus, Bifidobacterium lactis, Bifidobacterium longum combattono ed eliminano le alterazioni dell’ambiente intestinale dovute a un eccessivo uso di alcol oppure di farmaci, stress o un’alimentazione scorretta, ricca di grassi e conservanti; sono consigliati per ristabilire la flora batterica e la barriera intestinale dopo i disturbi intestinali.
ZEOLITE: è un’argilla che può essere molto utile per chi soffre di allergia al nichel in quanto, assorbe i metalli pesanti che si trovano all’interno del corpo umano.
Una volta assunta attraversa l’intero tratto gastro intestinale, passando dallo stomaco all’intestino, dove avviene unoscambio ionico di sostanza in maniera NON casuale, bensì regolatore per l’organismo.
Vengono cedute delle sostanze contenute nella zeolite (soprattutto Calcio e Magnesio), mentre le sostanze nocive, come i metalli pesanti, si legano ai suoi cristalli, per poi essere espulse con le feci.
Infatti è stato dimostrato che la zeolite una volta ingerita, non coinvolge nessun altro organo se non l’intestino dove avviene questo scambio di ioni.
ALGA CHLORELLA: studi scientifici sull’efficacia della clorella sull’organismo e innumerevoli casi clinici provano che la microalga è particolarmente indicata per l’eliminazione di metalli pesanti e di idrocarburi clorurati, spesso presenti nei pesticidi e negli insetticidi.
È diventata famosa l’ormai collaudata cura disintossicante del dottor Klinghardt, usata soprattutto al momento di sostituire vecchi amalgami dentali ad esempio con delle otturazioni in oro o in ceramica.
La clorella, grazie all’elevato contenuto di clorofilla, riesce efficacemente a interrompere la circolazione fatale dei metalli pesanti nonché il loro successivo riassorbimento da parte dell’intestino, entrando in azione prima che passino attraverso fegato e reni, in quanto le microalghe assorbono i metalli pesanti nel tratto digestivo fino all’espulsione.
REISHI (Ganoderma lucidum): è uno dei rimedi naturali più efficaci per il trattamento delle allergie di diversa natura, come allergie alimentari, ai pollini, alle graminacee o ad altre varietà di piante, al nichel, al cobalto, al pelo di animali, agli acari ecc.
Ha azione immunomodulante: tra le tante proprietà del Ganoderma Lucidum questa è quella che forse più di tutte lo caratterizza e lo distingue dagli altri funghi medicinali.
Ciò significa che l’assunzione del fungo Reishi favorisce il corretto bilanciamento del sistema immunitario, attivando le difese quando sono deficitarie (stimolando la proliferazione delle cellule immunocompetenti) e riducendo l’eccessivo stimolo immunitario tipico delle patologie autoimmuni, asmatiche ed allergiche.
Nel caso delle allergie il Reishi, questo fungo ha proprietà antistaminiche. Reagisce sul sistema immunitario, bloccando la produzione di anticorpi patologici. Infatti con l’assunzione regolare di questo fungo, le immunoglobuline IgE, generalmente nel giro di 2-3 mesi tornano alla normalità.
Dott.ssa Maria Chiara Destro
Blog Maria Chiara Destro Padova
Maria Chiara Destro (@mariachiaradestro.it)